Dopo Bratislava

L’Unione prossima a sfasciarsi

La foto di gruppo del vertice di Bratislava ha cancellato brutalmente l’immagine a tre di Ventotene. Se là sembrava di vedere emergere una cabina di regia composta da Francia Germania Italia, in Slovacchia, l’Italia sembra completamente scomparsa. Non sarà una coincidenza astrale che morto l’uomo del rigore e dell’austerità che aveva tracciato un percorso di sacrifici al nostro paese per aderire alla moneta unica, la sua opera non abbia più trovato eredi al governo. Ciampi sapeva benissimo che per crescere serve la spesa, conosceva da vicino gli anni del centrosinistra originario, ma proprio un eccesso di spesa aveva portato l’Italia in una condizione di difficoltà tale da recuperare e l’Europa doveva rappresentare il giusto argine a tanto malcostume finanziario. Il dramma è che l’Europa in cui si trova Renzi, e noi stessi, non è più quella di Ciampi. Le esigenze dei Paesi dell’est, divergono da quelli mediterranei e i Paesi del centro nord a stento si orientano in tale contrapposizione. La Germania resta inevitabilmente il delicato punto di equilibrio e visto che il governo tedesco è a rischio, la stessa Unione europea potrebbe disfarsi facilmente senza contare che già si è persa l’Inghilterra. L’assenza dell’Inghilterra si misura innanzitutto politicamente. Cosa ci fa l’Italia accanto alla Lituania e alla Lettonia e non all’Inghilterra, a cui deve la sua stessa libertà? Questo se lo sarà pur chiesto pure Renzi. Che il premier voglia sostegno alla crescita economica si capisce, ma non deve farsi illusioni. Tutto quello l’Europa poteva concedere lo ha fatto, ora è il suo governo a dover fare qualcosa se vuol dare una scossa. Ancora non la vediamo. Sul fronte immigrazione, invece Renzi ha pienamente ragione. E’ l’Europa che deve muoversi quando quella più lontana alle sponde africane pensa solo a tirar su barriere protettive. Va dato atto al Cancelliere Merkel di essere l’unica a non avere tanta insensibilità, ma proprio per questo il cancelliere è a rischio, tanto che sul fronte migratorio, più che su quello economico, l’Unione rischia di spaccarsi definitivamente. A quel punto, grandi personalità dalla storia e dalla formazione di Carlo Azeglio Ciampi non avranno più emuli né in Italia né ne resto d’ Europa.

Roma, 19 settembre 2016